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admin
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Chiara
Domenica di dialogo interculturale quella dell’11 di luglio per le strade di Spoleto. Attori protagonisti di questo dialogo ravvicinato i ragazzi del liceo scientifico A. Volta e trenta giovani provenienti da otto Paesi di Europa e d’Africa, ospiti del Convitto Inpdap di Piazza della Rocca, beneficiari del progetto europeo Gioventù in Azione. A fare da Ciceroni ai giovani ospiti stranieri sono stati gli studenti Cinzia Lattanzi, Giulia Campana, Giulia Briguori e Lucia Parmegiano, già protagonisti di visite guidate per i monumenti della città nei mesi passati, come protagoniste di un progetto di studio e di produzione documentale su alcuni dei monumenti più importanti della storia spoletina.
Prima visita al Duomo e al Ponte delle Torri e poi, utilizzando la appena inaugurata scala mobile che conduce dalla Rocca Albornoziana e dal Giro della Rocca al parcheggio sul Tessino, i giovani hanno raggiunto la chiesa di S. Salvatore. Ad accompagnare i ragazzi e a guidare il lavoro di guida alla visita della città da parte degli allievi del liceo, la professoressa Malatino, insegnante nel liceo e promotrice del progetto di studio sui monumenti della città.
Domani, 12 luglio, altra tappa e altra esperienza per il gruppo di giovani stranieri che in questa settimana stanno sviluppando a più voci un dialogo sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che si concluderà il 24 in Kenia. L’incontro previsto per la giornata di domani è quello con i giovani della Fattoria delle Misericordia, una esperienza, quella di questa realtà poco nota della nostra città, che ha radici nel recupero ad attività produttive di giovani a rischio di marginalità e di un azienda agricola che dà loro ospitalità e opportunità di inserimento nel settore del lavoro agricolo.
Due realtà giovanili, quella dei giovani liceali e quello della Fattoria, diverse e feconde del panorama giovanile spoletino, con le quali GSI Italia, l’ong spoletina di cooperazione internazionale, promotrice del meeting euro africano, ha inteso sviluppare contatto e dialogo, alla ricerca di una vicendevole contaminazione culturale e di esperienza e possibile, augurabile, reciproca fecondazione.
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Chiara
Parte dalla Lex Spoletina il meeting sugli obiettivi del millennio
E’ partito dal museo archeologico di Spoleto il meeting dei giovani europei e africani impegnati per sette giorni a identificare risposte praticabili al sostanziale fallimento del programma sugli Obiettivi del Millennio, firmato dai capi di governo dei Paesi avanzati a New York nel 2000. Risposte capaci di muovere il mondo della politica e la società civile al massimo impegno per un possibile recupero del tempo perduto.
L’analisi della situazione ambientale del pianeta parte proprio dalla Lex Spoletina, il famoso cippo della metà del terzo secolo a.C., collocato nel Museo archeologico, che detta nella pietra le regole sulla tutela del luco, il bosco sacro del monte che sovrasta la città. A presentare la Lex Spoletina e a collocarla nella prospettiva storico culturale e in quella ambientalista, Liliana Costamagna, direttore del Museo.
A disegnare invece lo sviluppo della questione ambientale contemporanea: Antonio Brunori, segretario generale del Pefc, il “Programme for Endorsement of Forest Certification schemes”, il programma di ecocertificazione forestale del pianeta, da parte di un organismo indipendente che attesta le forme di gestione boschiva che rispondono a requisiti di “sostenibilità”.
Un processo giovane, quello Pefc, in sviluppo crescente, che coinvolge oramai 14 Paesi e numerose Organizzazioni internazionali, destinato a contribuire in modo significativo e innovativo alla tutela delle foreste del pianeta.
Ai giovani spetta il coraggio delle scelte innovative e temerarie, capaci ancora di misurarsi sul metro della idealità, ed è a questa temerarietà e al coraggio del grande progetto degli Obiettivi del Millennio, che il meeting in corso a Spoleto e dintorni fa riferimento per il suo risultato finale: 10 raccomandazioni finali da consegnare alle amministrazioni delle città e agli eletti nei parlamenti locali, nazionali e sovranazionali dai territori europei e africani di provenienza dei partecipanti al meeting.
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Chiara
Al Convitto Inpdap i colori del mondo INPDAP per una settimana si apre al mondo
Per ritrovarsi in Umbria, dal 9 al 16 di luglio 2010, a parlare delle cause di povertà estrema nel mondo e di conflitti internazionali possibili per la tutela delle riserve di acqua in aree a rischio di desertificazione del pianeta, sono partiti dall’Africa e dall’Europa, dal Kenia e dal Gana, dall’Estonia e dalla Grecia, dalla Turchia e dalla Repubblica Ceca e dalla Francia.
Saranno tutti ospiti del Convitto Inpdap di Spoleto, una delle strutture di eccellenza tra gli Istituti di educazione dell’Ente in Italia, che ha promosso il meeting con GSI Italia, l’ong di cooperazione internazionale umbra, attiva in Africa.
Il meeting internazionale è stato promosso dalla Commissione Europea, in collaborazione con una decina di associazioni non governative europee e africane e vedrà la partecipazione di rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri italiano, delle agenzie dell’Onu Fao e Unicef, della Regione Umbria e di una serie di Amministrazioni comunali del territorio spoletino.
Inaugurata nella serata del 10 la settimana del Cinema Africano, con il film Invictus, diretto e prodotto da Clint Eastwood, con Matt Damon e Morgan Freeman, che narra l’epopea vittoriosa di un grande leader africano dei nostri tempi, Nelson Mandela.
Una strumento quello cinematografico per promuovere in modo efficace e piacevole la riflessione, attraverso una rappresentazione della realtà, filtrata dalla sensibilità del regista prima e dello spettatore poi.
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Chiara
A SPOLETO GIOVANI DALL’EUROPA E DALL’AFRICA
In partenza il 9 luglio a Spoleto un meeting giovanile euro-africano al quale parteciperanno giovani provenienti da mezza Europa: Grecia, Turchia, Estonia, …., e dal Kenia e dal Gana, protagonisti di un dialogo interculturale, iniziato proprio a Spoleto nel novembre 2009, nel Convitto Inpdap di piazza Campello. Sette giorni di incontri tra giovani per discutere sugli Obiettivi del Millennio, il programma siglato dai capi di governo dei Paesi avanzati, nella sede del Palazzo di Vetro a New York nel 2000 e che impegna il Nord del pianeta a darsi cura, entro la scadenza del 2015, di dimezzare le cause della povertà estrema, delle grandi epidemie, dell’analfabetismo e della insostenibilità dello sviluppo per l’ambiente.
Il campus avrà un carattere migrante e si porterà nel corso della settimana nelle sale consiliari dei Comuni di Spoleto, di Castel Ritaldi e di Gian, ospiti delle Amministrazioni e presso l’Università per Stranieri di Perugia.
Artefice e organizzatrice del meeting è l’Ong spoletina GSI Italia, che opera in Africa e America Latina con progetti di sviluppo e di cooperazione internazionale. Il progetto è cofinanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Youth in Action.
Un modo, quello di incontrarsi, per “fare pace” e per contribuire a costruire una convivenza pacifica tra le culture e le popolazioni di Africa e di Europa, partendo e passando anche da Spoleto.
Il campus che prevede l’allestimento di una mostra fotografica sulle donne d’Africa, per le quali si propone la candidatura al premio Nobel per il 2011, presenta anche una interessante rassegna dei cortometraggi vincitori del concorso bandito in Europa dal progetto sul tema degli Obiettivi e una rassegna del Cinema Africano sotto le stelle, all’ombra della Rocca Albornoziana di Spoleto. Il meeting si concluderà in Umbria il 16 luglio per riprendere il 17 a Malindi, in Kenia, dopo un volo che porterà i giovani partecipanti al meeting umbro, dalle bellezze monumentali delle nostre città agli affascinanti paesaggi delle savane e delle foreste africane.